Banche e società finanziarie annoverano tra le possibilità di credito offerte alla propria clientela anche l’erogazione di finanziamenti a pensionati. Si tratta di una modalità di accesso al credito che presenta una serie di vantaggi per entrambe le parti. Da un lato, le banche e le società finanziarie sono ben disposte a concedere un prestito ai pensionati, stante la garanzia del reddito, proveniente da un solido istituto di previdenza (sia esso l’istituto di previdenza del settore privato, l’INPS, sia esso quello del settore pubblico, l’INPDAP, o altri istituti minori). Dall’altro lato, questo genere di prestito si rivela conveniente anche per gli stessi pensionati che, grazie al minor rischio associato all’operazione di finanziamento, riescono ad ottenere liquidità a condizioni economiche più vantaggiose e a tassi ridotti rispetto a quelli di mercato.
Generalmente, se il soggetto che richiede il prestito non è segnalato come un cattivo pagatore, la procedura per la richiesta e la concessione del prestito è molto rapida: per richiedere il denaro la documentazione necessaria è costituita da un documento di riconoscimento in corso di validità, dal codice fiscale e dal libretto pensionistico. Una volta presentata la richiesta, l’operazione viene in genere processata velocemente.
In linea generale, si distinguono i finanziamenti erogati a titolo di prestito personale da quelli associati alla cessione del quinto della pensione. L’ammontare massimo del prestito varia a seconda del singolo istituto di credito e della tipologia di finanziamento richiesto, mentre la durata è fissata in un massimo di 10 anni.