Cessione del Quinto TFS per pensionati Inpdap
Se sei un pensionato del settore pubblico o statale, saprai già che alla fine del tuo rapporto di lavoro avrai diritto al TFS (Trattamento di Fine Servizio): si tratta dell’indennità che viene corrisposta dall’ente previdenziale dopo aver raggiunto il pensionamento come lavoratore del settore pubblico o statale. Nel seguente articolo, troverai inoltre spunti per il Calcolo TFS dipendenti pubblici , ovvero le modalità di quantificazione del tfs maturato ai fini della cessione.
Il TFS spetta di diritto a tutti i lavoratori dipendenti della Pubblica Amministrazione che sono stati assunti con un contratto a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2000.
La differenza tra TFS e TFR
Tutti coloro che hanno iniziato a lavorare, invece, a partire dal 1° gennaio 2001, hanno diritto al TFR, acronimo di Trattamento di Fine Rapporto, ad eccezione di docenti universitari, militari ed avvocati, che comunque continueranno a ricevere il TFS.
Benché si tratta di un importo che spetta di diritto all’ex lavoratore dipendente, purtroppo la legge attuale, in Italia, richiede addirittura fino a 24 mesi dal momento della cessazione del rapporto di lavoro per potersi vedere pagato quanto spettante.
Anticipo TFS Dipendenti pubblici
Come funziona?
Non si può ottenere alcun anticipo nella somma spettante del TFS: la legge italiana permette di ottenere una parte dell’indennità da TFR prima che si cessi il servizio (se ti stai chiedendo come si calcola il TFS, la percentuale massima è calcolata nel 70% del TFR maturato fino a quel momento); parliamo di TFR, però, il TFS è esplicitamente escluso dalla possibilità di anticipo.
Possono richiedere l’anticipo TFS le seguenti tipologie di pensionati:
- pensionati pubblici
- pensionati statali
- pensionati pubblici inpdap
- pensionati forze armate
Liquidazione TFS? Quando avviene il pagamento del TFS dei dipendenti pubblici?
Questo porta ad una certa frustrazione nel neo-pensionato, che potrebbe magari volere subito a disposizione una somma che gli spetta di diritto.
Ecco che vengono in aiuto di tutti i pensionati le banche che anticipano il TFS a pensionati e le società finanziarie che propongono la Cessione del quinto TFS, per ottenere subito una somma che dipende dal trattamento di fine servizio maturato.
Anticipo TFS pensionati pubblici/ Cessione TFS: come richiederla
La cessione del TFS per gli ex dipendenti pubblici permette di ottenere un importo che, secondo il calcolo TFS netto, arriva fino al 100% di quanto maturato, pagato in un’unica soluzione.
I documenti, necessari per sottoscrivere un contratto di cessione TFS, da presentare sono:
- documenti personali, come una copia della carta di identità e del passaporto, e del codice fiscale;
- gli ultimi due cedolini della pensione
- l’ultimo CUD
- il prospetto TFS.
La condizione fondamentale per poter ottenere questo finanziamento (di fatto una cessione del credito TFS) è la cessione pro-solvendo in favore dell’istituto di credito delle rate del proprio TFS.
Alternativa: i prestiti INPS
Un’alternativa è quella di far domanda di prestiti erogati direttamente dall’INPS, che non vanno considerati, né nella forma né nella sostanza, anticipi TFS da parte dell’INPS.
Si tratta del cosiddetto piccolo prestito gestione pubblica, ottenibile a condizione che si è iscritti al Fondo Credito.
E’ possibile chiedere un importo massimo che arriva fino a 4 mensilità di stipendio, estendibili fino a 8 se non si hanno altre trattenute sullo stipendio o sulla pensione.
La modalità di rimborso è tramite una trattenuta sullo stipendio, ed è possibile dilazionare il pagamento fino a 48 mesi. I costi del finanziamento sono pari allo 0,5% come spese di amministrazione, una percentuale di premio fondo rischi il cui importo varia a seconda dell’età di chi fa domanda di prestito, e della durata dello stesso, ed infine il 4,25% annuo come tasso di interesse.
Chi ha bisogno di maggiore liquidità può richiedere il prestito pluriennale diretto della gestione pubblica: la durata massima di rimborso è di 120 mesi (quella minima 60), e per poterlo richiedere occorre aver pagato almeno 4 anni di contributi e aver maturato un minimo di 4 di anzianità con contratto a tempo indeterminato. In questo caso occorre documentare la finalità per la quale si chiede il finanziamento, con tanto di documentazione comprovante. I costi rimangono molto vantaggiosi: 0,5% di spese di amministrazione e TAEG del 3,5% annuo.
Una ulteriore alternativa è il prestito pluriennale garantito dalla gestione pubblica; in questo caso non è l’INPS che paga direttamente il finanziamento, ma degli istituti di credito convenzionati. A differenza dei prestiti di cui abbiamo già parlato in precedenza, questo finanziamento è garantito dall’INPS (come si evince dal nome stesso), dunque l’ente pubblico si impegna a rimborsare il finanziamento alla società finanziaria nel caso di premorienza del lavoratore prima che il debito venga estinto, oppure se i termini del contratto di lavoro non danno diritto alla pensione.
Anche questi finanziamenti hanno una durata massima di 60 o 120 mesi, anche se a seconda dei casi potrebbe essere inferiore: ad esempio, se mancano tre anni alla pensione, la durata massima di rimborso non potrà essere superiore, appunto, a 3 anni, e così via.
Perché conviene richiedere una cessione TFS
Come abbiamo potuto capire, il vantaggio principale della cessione TFS è quello di velocizzare, di molto, l’ottenimento di qualunque somma si abbia diritto di ottenere.
Questo permette di far fronte a qualunque necessità economica che si abbia nel corso della propria vita.
Inoltre, scegliere la giusta agenzia finanziaria permette anche di risparmiare sui costi globali del finanziamento, considerando che si avranno le migliori condizioni del mercato, sotto ogni aspetto.